Nel secondo capitolo di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll la protagonista, che per inseguire uno strano coniglio con l’orologio e il panciotto è prima precipitata in un pozzo senza fondo, poi è rimpicciolita fino a misurare venticinque centimetri, infine si è riallungata a dismisura, toccando i tre metri, s’interroga, fra sé e sé, ansiosa: “Dio, Dio! Com’è tutto strano oggi! Eppure ieri le cose sono andate avanti come il solito. Mi domando se mi hanno cambiata durante la notte! Vediamo un po’: ero la stessa quando mi sono alzata stamattina? Mi pare quasi di ricordare che mi sentivo un po’ diversa. Ma se non sono la stessa, la prima domanda è: chi sono mai? Ah, questo è il grande dilemma!”
I ragazzi che, concluso il percorso della scuola di base, si affacciano nella secondaria superiore provano molto spesso sentimenti e preoccupazioni in linea con lo stato d’animo di Alice: sono e si sentono ora molto grandi (perché hanno finito la scuola dei “bambini”), ora molto piccoli (perché, in fondo, sono “matricole”), solo di rado pienamente allineati e proporzionati. Questo spaesamento, se contenuto e ben governato, è non solo naturale ma anche fecondo. E’ però importante che non si traduca mai in un senso di estraneità e totale inadeguatezza rispetto ai nuovi ambienti e ai nuovi impegni scolastici. La guida “Ho finito le medie, mi piacerebbe fare…”, con la quale la Provincia di Modena rinnova il suo sforzo a favore di buone pratiche di orientamento dalla scuola media alla superiore, vuole esattamente costituire uno strumento per i ragazzi, le famiglie e gli operatori scolastici affinché il passaggio, il cambiamento, con tutte le difficoltà connesse, siano ben governati e vissuti in modo consapevole e costruttivo.
La scelta della scuola superiore, per gli studenti e i loro genitori, rappresenta una tappa importante ma anche difficile: lo è sempre stata, lo è oggi, a maggior ragione, di fronte ad un riordino dell’istruzione di secondo grado e a una riprogrammazione degli indirizzi di studio che ha cambiato nella forma e nella sostanza, pur senza sconvolgerla, l’offerta formativa superiore del nostro paese e della nostra provincia. Corsi di studio tradizionali e consolidati, indirizzi totalmente nuovi o inediti per la realtà modenese, ma soprattutto la rilevante novità degli indrizzi triennali di Istruzione e Formazione professionale, funzionali al conseguimento della qualifica: le possibilità di scelta, per un giovane modenese in uscita dalla scuola media in questo 2011-2012, sono numerose, tutte – lo possiamo dire senza tema di smentita – di qualità, ciascuna coerente con un certo tipo di interessi e di aspirazioni.
Anche in un momento critico, sotto il profilo economico, come quello che stiamo vivendo, un momento nel quale per molte famiglie l’investimento di tempo e risorse a favore della crescita educativa e formativa dei figli, perché conseguano una qualifica, un diploma, una laurea, appare, ed è, davvero, un sacrificio, vogliamo, con la pubblicazione di questa guida, ribadire l’importanza, per i singoli e per la collettività, di un elevamento complessivo della scolarizzazione. Per una società, qualsiasi società, avere nuove generazioni più istruite significa assicurarsi un futuro di coesione e prosperità; per un giovane iscriversi alla scuola superiore, arrivare ad un titolo di studio, specializzarsi professionalmente dopo il diploma, vuol dire (ce lo confermano tutte le statistiche) garantirsi maggior benessere, materiale ed immateriale, nella propria vita. E soprattutto vuol dire attraversare un paese delle meraviglie – quelle meraviglie della conoscenza, delle esperienze, delle relazioni sociali e intellettuali che solo la scuola, compresa la scuola superiore, sa offrire – indimenticabile, come nel caso dell’Alice del nostro romanzo, per tutti gli anni e i giorni a venire.
Elena Malaguti
Assessore all’Istruzione, Politiche Giovanili e Cultura
legislatura 2009-2014
Tipologia | Pubblicazione |
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N. pagine | 52 |
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testo completo data dell'ultimo aggiornamento: giovedì 26 gennaio 2012 |
data di creazione: | lunedì 23 gennaio 2012 |
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data di modifica: | martedì 15 dicembre 2020 |